Incentivi “MARE BONUS” istituiti per rilanciare l’intermodalità del settore dei trasporti.

Incentivi “MARE BONUS” istituiti per rilanciare l’intermodalità del settore dei trasporti.
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GIORNATA IMPORTANTE: Incentivi “MARE BONUS” istituiti per rilanciare l’intermodalità del settore dei trasporti.

 

Ieri abbiamo appreso una notizia rilevante che aspettavamo con ansia, finalmente qualcosa di importante per la marineria Italiana è

avvenuto. La Commissione Europea ha dato il via libera al decreto legge per le autostrade del mare, gli incentivi “MARE BONUS” istituiti

per rilanciare l’intermodalità del settore dei trasporti. A favore dell’intermodalità Marittima la legge di stabilità ha previsto 45 Milioni di

Euro per il 2016, 44 per il 2017 e 49 per il 2018. Ma tutto questo solo a chi imbarca personale Italiano e/o Comunitario.

Ieri è stata una giornata da ricordare, poiché si è finalmente sulla buona strada per porre fine alle lobby imprenditoriali e sindacali

riguardo l’applicazione della legge 30/98 sulle navi italiane a discapito dei marittimi italiani.

La CONFITARMA, è stata naturalmente sempre contraria a questa legge ed ha più volte ribadito al governo di ripensarci poiché, a suo

dire, rischiava di portare alla delocalizzazione del naviglio italiano con la conseguente perdita di posti di lavoro. Questo perché, secondo

loro, con la legge 30/98, facendo ritornare navi sotto la bandiera italiana, si erano creati i presupposti per l’occupazione nel settore

producendo così posti di lavoro a bordo ed a terra, Oggi, guarda caso, la “CONFITARMA”, in una nota ufficiale del suo Presidente

GRIMALDI, dichiara di essere completamente soddisfatta della decisione presa dalla Commissione Europea riguardo il benestare

all’applicazione della legge “Mare Bonus” per le autostrade del mare.

Che ipocriti, che gente falsa e senza scrupoli, fino a ieri il Dott. Guido GRIMALDI ha buttato benzina sul fuoco cercando di creare ostacoli

in tutti i modi possibili affinché gli emendamenti del Senatore COCIANCHIC non fossero approvati, prima alla camera e poi al senato,

minacciando addirittura la perdita di 1500 posti di lavoro di marittimi italiani dalle sue navi e che oggi è felice come una Pasqua per la

decisione presa a livello europeo. Ogni commento è superfluo.

Noi come Associazione siamo estremamente contenti di come sono andate le cose, riteniamo che il risultato ottenuto sia stato anche un

po’ per merito nostro grazie alle nostre proteste, alla nostra mobilitazione di massa ed alla tenacia con cui vogliamo difendere la dignità

di ogni marittimo italiano. Ma siamo anche certi del grande contributo di colui che è il vero paladino di questa crociata Vincenzo

ONORATO che, con la sua tenacia, caparbietà e perseveranza ha dato il via a questa legge, insieme a politici finalmente sensibili e attenti al mondo imprenditoriale marittimo italiano.

Finalmente gli sciacalli armatori e loro complici, non potranno più fare a modo loro,

ingrassandosi a spese di un intera nazione senza pagare le tasse e impiegando personale extracomunitario.

Noi diremo a gran voce al MIT e al governo italiano che non si può aspettare 18 mesi per l’attuazione della legge su citata, noi vogliamo

che i tempi pretesi dal Ministero per adeguare le società a tale normativa, siano ridotti al massimo di 6 mesi, onde permettere l’imbarco di

Marittimi Italiani sulla flotta nazionale.

 

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